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Se è vero che psicologia e voce, emotività e musica non possono essere mai separate, non c'è niente di quello che facciamo che meriti di essere scartato. Niente di noi può andare perso.

Insomma, avere vent'anni significa poter ancora scrivere tutta la nostra storia, ma rendersi conto che è arrivato il momento di prendere la penna in mano.

Ecco, se qualcuno mi chiedesse cos'è per me la musica, risponderei senza pensarci troppo: è la nostra solitudine nel mondo, la nostra possibilità di stare soli con noi stessi. Un abbandono che non ha nulla a che vedere con l'emarginazione, ma che anzi ci spinge a cercare nella profondità della nostra anima il vero benessere, per condividerlo poi con le solitudini di tutti gli altri.