soltanto quando gli raccontai di quella storia dei falò nelle stoppie, alzò la testa. — Fanno bene sicuro, – saltò. – Svegliano la terra.
— Ma, Nuto, – dissi, – non ci crede neanche Cinto.
Eppure, disse lui, non sapeva cos’era, se il calore o la vampa o che gli umori si svegliassero, fatto sta che tutti i coltivi dove sull’orlo si accendeva il falò davano un raccolto piú succoso, piú vivace.
— Questa è nuova, – dissi. – Allora credi anche nella luna?
— La luna, – disse Nuto, – bisogna crederci per forza. Prova a tagliare a luna piena un pino, te lo mangiano i vermi. Una tina la devi lavare quando la luna è giovane. Perfino gli innesti, se non si fanno ai primi giorni della luna, non attaccano.